La chiesa cattolica regina del web. E’ quello che si deduce navigando un po’ in rete. Sul portale siticattolici.it, il motore di ricerca dei siti di fede cattolica, curato da Francesco Diani, vicepresidente dell’associazione dei webmaster cattolici riconosciuta dal Cei, sono censiti, ad oggi, 11.926 siti. Numero che è destinato comunque a crescere. L’iscrizione avviene online semplicemente compilando un form. Nei casi dubbi, in cui la cattolicità non è apertamente palesata, è una commissione composta da teologi ed esperti in liturgia a dare il via libere ed accludere nel lungo elenco il nuovo sito o blog. Tra i siti presenti sul portale figurano anche due siti cattolici omosessuali ‘Nuova proposta’ e ‘La sorgente’ accettati perché la componente cattolica è stata valutata preponderante rispetto a quella omosessuale. Ma le polemiche sono scoppiate ugualmente su questa decisione. Anche il numero dei blog è in crescita, per ora se ne contano 105 ma in netta espansione. Nella lista compare anche un sito di cui si è sentito parlare molto ultimamente, quello del giornale online Petrus, diretto da Gianluca Barile. Il sito è infatti stato il primo a fornire l’identità del prelato, scoperto dalle telecamere nascoste del programma televisivo Exit di La7 mentre riceveva in Vaticano un ragazzo conosciuto in una chat omosessuale. Lo scoop che ha incastrato don Tommaso Scenico, capo dell’ufficio catechistico della Congregazione per il Clero, ha dato una certa notorietà al lavoro di Barile e alla chiesa in Rete. Molti dei siti in questione sono fondati da ex papa boys e stanno portando aria nuova nelle stantie stanze del Vaticano. Illuminanti le parole di Barile “Esponenti del Vaticano mi confessano di leggere Petrus per sapere cosa succede dentro le mura. I bollettini della Santa Sede sono per forza di cose ‘freddi’. Noi andiamo oltre l’informazione istituzionale”.
Un blog pensato per accogliere le vostre discussioni e testimonianze
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Sono dodicimila i siti cattolici in Rete
21 novembre 2007
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